giovedì 31 gennaio 2013

PASTA: I GRATTINI

Mi è venuta in mente una bella ricettina per la pasta della minestra: i grattini!!!
Buonissimi e facilissimi da fare, cinque minuti fà mi son messa all'opera:
200 gr semola rimacinata di grano duro
2 uova

Per prima cosa ho messo la farina nel frullatore, poi ho sbattuto le due uova e le ho messe sopra la farina.
Acceso il frullatore, ogni tanto spento per spostare i grumetti....... poi tirato fuori, messo dentro metà e frullato: 1° serie di grattini, messa l'altra metà...2° serie di grattini ed impiattati a far seccare. Ogni tanto li girerò.
Stasera per cena minestrina con dado autoprodotto e grattini della mamma... Speriamo piacciano ai miei due pulcini!!! :-D
La cottura? Quando vengono a galla son pronti, come tutta la pasta fatta in casa!!! :-DDDDDDD
Buon Appetito!
Chi ha altre idee facili facili per le minestrine? Accetto volentieri consigli!!! :-D


I MIEI DETERSIVI: ISTRUZIONI

Spesso mi ritrovo a scambiare i detersivi che produco per la casa o per la lavatrice.
A questo proposito scrivo il post delle "istruzioni", poichè stanno diventando veramente molte le volte che mi ritrovo a scrivere come si deve procedere per il loro utilizzo.
Fra l'altro, facendo in questo modo, si evita di perdere le mail o i fogli che vi mando... :-)
Ovviamente son sempre disponibile a rispondere alle domande, quì metterò le istruzioni "base".... :-D


Parliamo di detersivo per la casa:

Il detersivo che utilizzo per la casa è molto concentrato, di cosistenza "gelatinosa", quindi mi raccomando: usane poco!
Innanzitutto procurati un flacone con spruzzino (recliclane uno da un detersivo finito).
Prendi mezzo bicchiere di detersivo per la casa e mettilo nel flacone ben pulito, aggiungi acqua e qualche goccia di olio essenziale (facoltativo) a piacere. Aggiungi un paio di cucchiai di bicarbonato, chiudi e agita bene, questo tutte le volte che stai per utilizzarlo, in quanto il bicarbonato che non si è ancora sciolto potrebbe otturare la cannettina dello spruzzino.
Questo "spruzzino" può essere utilizzato per le pulizie generali della casa: pulire le superfici, i vetri, il fornello... tutto!
Una spruzzatina e via :-D
Quando si devono lavare i pavimenti prendere un secchio, riempirlo di acqua e metterci un bicchiere della soluzione contenuta nello spruzzino. Se non hai utilizzato olio essenzialenel realizzarlo, puoi aggiungerlo direttamente nel secchio dell'acqua dei i pavimenti per profumare bene tutta la casa. 20 gcc vanno bene.

Se devi pulire le ceramiche del bagno, prendi il mio detersivo originale, mettine due cucchiai in una ciotolina e aggiungi un cucchiaio di bicarbonato, un cucchiaio di aceto di vino bianco, mescola bene (attenzione alla schiuma) e passa sulle superfici. Lascia agire qualche minuto, poi sciacqua ed eventualmente asciuga.
Questo composto è da fare ed utilizzare al momento, visto che la reazione tra il bicarbonato e l'aceto dura solo 1 ora ca.
Questo composto và benissimo anche per i box doccia o per il lavandino della cucina in quanto scioglie bene anche il calcare.


Parliamo del detersivo per la lavatrice:

Detersivo in polvere:

Per ogni kg di detersivo in polvere che ti ho fornito devi aggiungere in totale 5,5 lt di acqua.
 Innanzitutto procurati un bel secchio che può contenere almeno 10 lt. Cerca di trovare anche un coperchio, oppure costruiscilo con carta di alluminio. Quando il composto dsarà pronto dovrai tenere tutto al riparo da polvere e affini, visto che durerà parecchio tempo.
La prima cosa da fare per ottenere un detersivo liquido è mettere tutto il composto in polvere in una pentola abbastanza capiente da poter contenere 10 lt di prodotto.
Aggiungi 3 lt di acqua, metti sul fuoco e mescola bene, ma piano. Fai bollire il prodotto a fiamma dolce e al primo bollore spegni e fai raffreddare il tutto.
Una volta freddato il composto (che si sarà indurito!!!) metti tutto nel secchio, aggiungi 2,5 lt di acqua fredda e mescola bene (io utilizzo il minipimmer). A questo punto il tuo detersivo per lavatrice è pronto.
Se vuoi profumarlo aggiungi 1 boccettino di olio essenziale a tua scelta e discrezione nel secchio, mescola bene in modo da mischiare bene il prodotto e il gioco è fatto.
L'olio essenziale non macchia i vestiti e non lascia aloni.
Con  il passare del tempo potrai trovare nel secchio un'acquetta del colore dell'olio, non succede niente... mischia tutto di nuovo, è normale!
Con il passare del tempo questo sapone può indurirsi (poco) è normale!
Dimenticavo!!!! Non aspettarti il classico sapone liquido uscito fresco fresco dal fustino del supermercato!!!
Questo detersivo si presenta grumoso, la sua consistenza è quella di un purè di patate molliccio.

Otterrai quindi un detersivo che io chiamo liquido. (scusa per la foto piena di ombre!!!)



Istruzioni per il lavaggio in lavatrice:

Mi raccomando!!! Pretratta il capo in caso di macchie persistenti... Più avanti farò un bel post per pretrattare i capi macchiati... :-)
Le dosi: Hai presente i dosatori del detersivo? Ecco! mettine uno pieno direttamente nel cestello della lavatrice (ca 250 ml di prodotto).
Ricordo che questo detersivo è fatto con sapone fatto in casa, quindi non contiene sbiancanti ottici o agenti chimici atti a sciogliere le macchie persistenti.
 Questo detersivo funziona dai 30° ai 90°. Non utilizzare con capi di pura lana vergine in quanto acune sostanze utilizzate per la sua realizzazione NON vanno d'accordo con la lana 100%.
Non fà schiuma, quindi se ti capita di fissare la lavatrice mentre fà il suo normale ciclo di lavaggio e non vedi la schiumetta non pensare: "Cazz mi ha dato questa???". Il sapone che utilizzo per fare questi detersivi non fà schiuma (per capire il perchè vi rimando a leggere I MILLE DIFETTI DEL SAPONE FATTO IN CASA ).











I MILLE DIFETTI DEL SAPONE ARTIGIANALE


I vantaggi del sapone artigianale sono tantissimi: è un prodotto naturale, eco compatibile, delicato, che rispetta la pelle anche la più sensibile, non contiene schifezze varie e, non per ultimo è una soddisfazione sia farlo che usarlo. Ma non mi soffermo quì. Parliamo anche dei "difetti":
Il primo difetto è la "bava": Quando lasciamo la saponetta in un pò di acqua, vediamo che tende a sciogliersi facilmente creando una specie di bavetta.
Questo avviene perchè il sapone è fatto con olio di oliva, oppure contiene olio di girasole, ricco di oli insaturi.
Un'olio che potrebbe essere utilizzato per ovviare a questo problema è l'olio di palma, che costa anche meno rispetto all'olio di oliva, ma non è proprio eco-bio in quanto dietro alla sua produzione ci sono deforestazioni da paura.
Oltretutto non dà alla pelle gli stessi benefici dell'olio di oliva o di girasole, quindi... io la bavetta la evito utilizzando un porta saponette che impedisca all'acqua di depositarsi sulla superficie e che faccia respirare bene il mio sapone.
  
La schiuma, altro "problema": come specificato prima, i miei saponi sono fatti in casa, quindi non contengono i famosi tensioattivi (fra l'altro sono proprio loro che rendono il sapone aggressivo sulla nostra pelle) che sono prodotti di sintesi che servono a fare la famosa schiuma dei saponi.
Grazie alle pubblicità siamo convinti che un buon sapone si vede dalla bella schiuma che produce.  Niente di più sbagliato!
Un buon sapone pulisce bene la pelle senza intaccare il suo film lipidico, pulendolo ma non aggredendolo e sopratutto non asportandolo, cosa che fanno invece i tensioattivi contenuti nei normali detergenti da supermercato.
Un buon sapone fatto con olio di oliva si può utilizzare anche sulle pelli più delicate e allergiche.


Un'altro difetto è quello della forma della saponetta........ A volte è tagliata un pò storta, a volte presenta increspature, bolle d'aria, avvallamenti.... Teniamo presente che il sapone artigianale è fatto in casa: viene messo a mano nelle forme, sformato a mano, tagliato a mano... Cerchiamo di vederne il pregio almeno: ogni saponetta, anche se fatta insieme a tante altre è un pezzo unico!!! :-)



giovedì 24 gennaio 2013

CROISSANT ALL'ITALIANA

Ricetta tratta dal libro "La Pasta Madre" di Antonella Scialdone, un libro che ho preso in prestito in bibblioteca e che ho riportato veramente a malincuore!




Queste Brioches sono favolose!

165 gr farina di manitoba
385 gr farina 00
250 gr latte
160 gr pasta madre rinfrescata
100 gr uova (2 uova piccole)
80 gr zucchero
20 gr burro
7 gr sale
1 bacca di vaniglia
la scorza gratuggiata di un'arancia
250 gr burro

La sera prima prepara l'impasto. Metti la pm in una terrina capiente, aggiungi il latte tiepido e con una forchetta sciogli bene la pm.
Aggiungi in ordine: uova, farina, zucchero, vaniglia, scorza d'arancia gratuggiata, sale e lavora bene l'impasto per 10 minuti.
Aggiungi un pò alla volta i 20 gr di burro ammorbidito e continua a lavorare finchè non viene assorbito bene.
L'impasto dovrà risultare liscio e omogeneo.
Forma una palla, coprila con pellicola trasparente e lasciala lievitare 2 ore lontano da correnti d'aria, dopodichè sgonfia l'impasto fino ad ottenere un rettangolo e procedi con una serie di pieghe (piega a portafoglio il rettangolo, poi gira l'impasto, crea un'altro rettangolo e fai un'altro portafoglio).
Metti in una ciotola, lascia riposare coperto con pellicola per un'ora, poi metti in frigorifero per 10-12 ore.
La mattina seguente togli dal frigorifero il burro almeno un'ora prima di lavorarlo.
Prendi un foglio di cara da forno che avrai precedentemente piegato a metà per fare una piega nel mezzo, stendilo e metti al centro della piega il panetto di burro con il lato lungo che tocca la piega, piega il foglio su se stesso e con il mattarello crea un pacchetto delle dimensioni di 16x22 piegando i bordi per non far uscire il burro.
Capovolgi il pacchetto in modo che i bordi ripiegati si trovino sul basso e con il mattarello spiana bene il burro spingendolo verso i bordi fino a riempire tutti gli spazi vuoti.
Metti il pacchetto in frigoriferoe prendi l'impasto.
Infarina lievemente la spianatoia e stendi l'impasto con il mattarello in modo da formare un rettangolo di 42-45 cmx22.
Prendi il burro, disponilo al centro del rettangolo con il lato di 16 cm sulla base del lato più lungo del rettangolo.
A questo punto dovresti avere 1/4 di rettangolo libero sia dulla destra che sulla sinistra.
Chiudi i due lati sul panetto di burro così creato e salda i bordi con una leggera pressione delle dita.
Fai tre serie di pieghe a 3 (come descritto sopra) a distanza di 1 ora cadauna.
 Poi rimetti l'impasto avvolto nella pellicola trasparente e lascia riposare fino al giorno successivo.
L'indomani prendi l'impasto dal frigorifero e sulla spianatoia leggermente infarinata stendilo nel senso della lunghezza fino ad ottenere un rettangolodi ca 55x15-16 cm e dello spessore di ca 1/2 cm.
Taglia dei triangoli e forma i croissant.
Congelali oppure falli lievitare 4-5 ore.
Prima di infornare spennella la superficie con uovo sbattuto.
Cuoci in forno statico preriscaldato a 190° per 15 minuti.

:-D


lunedì 21 gennaio 2013

SABATO 02 FEBBRAIO PASTA MADRE DAY


Vi aspettiamo tutti Sabato 02 Febbraio presso Villa Labus di Botticino Mattina dove ha sede L'Auser per regalarvi un pò della nostra Pasta Madre.
Organizzeremo bellissimi corsi per i più piccoli che potranno degustare le loro creazioni e ci saranno molti spuntini anche per gli adulti sia caldi che freddi.... Ricette e chiacchiere a volontà!!!
Siate numerosi!!!

venerdì 18 gennaio 2013

AUTOPRODURRE IL DADO VEGETALE...




A forza di far minestrine in questo periodo stò finendo il mio caro e benamato dadino e stamattina, visto che entro 2-3 gg non ne avrei più avuto, mi son rimessa all'opera...
Ho usato:
2 carote
1/2 cipolla
2 gambe di sedano
2 spicchi di aglio
1 ciuffo di rosmarino
qualche foglia di salvia
del timo
qualche foglia di basilico
1 patata di medie dimensioni
4 pomodorini
1 zucchina
Sale fino
Non chiedermi le dosi perchè ormai vado ad occhio.
Si possono utilizzare tutte le verdure presenti in casa e non necessariamente quelle descritte sopra. A me viene un dado sempre diverso in base a quello che ho in casa...
Per prima cosa devi lavare, pulire e tagliare grossolanamente tutte le verdure.
Poi se puoi le frulli e le metti in una padella abbastanza capiente con dell'olio extravergine di oliva. Fai cuocere piano piano (30 minuti ca) stando bene attenta che non si attacchi tutto al fondo, nel caso aggiungi un pò di acqua.
Metti del vino bianco e fai sfumare.
Poi fai cuocere ancora mezz'oretta o comunque fin quando vedi che il composto di verdure si stà asciugando.
A questo punto, per ottenere una cosa un pò più fine e non vedere i pezzettini di verdure, frulla di nuovo. Aggiungi il sale nella pentola insieme alle verdure e fai rapprendere ancora un pò. Infine, a fuoco spento metti il formaggio gratuggiato. Vedrai che si rapprende tutto.
Metti nei vasetti ben puliti, chiudili e mettili a testa in giù per farli sterilizzare fin quando son freddi, la sua scadenza sarà di ca 1 anno. Altrimenti puoi congelarlo una volta freddo, ma entro 3-4 mesi devi utilizzarlo. Oppure, altra opzione, durerà ca 3 mesi in frigorifero così com'è.

giovedì 17 gennaio 2013

LA MACCHINA DEL PANE



La macchina del pane è uno strumento utile e da non sottovalutare, specialmente se sei un'impastatrice provetta come me, che ogni 2x3 impasta pane, pizze, focacce, crackers, grissini.........
Ovvio non è indispensabile, e onestamente a spendere soldi per comprarla  non ci penso nemmeno!
Però la desideravo da tempo e alla fine ce l'ho fatta!!!
Uno dei miei ultimissimi scambi, il cui pacco è arrivato proprio i primi giorni di Gennaio 2013: era contenuta una bellissima macchina per il pane!
Che dire, dopo averla pulita ben bene l'ho messa subito all'opera.
Dovevo rinfrescare la mia pasta madre (hihihi non è vero, l'avevo rinfrescata il giorno prima, ma ero curiosa di provarla!!!) e quindi la metto nel cestello con la sua dose di acqua e di farina.
Un miracolo!!! Una pasta mai vista! Avessi fatto a mano una pasta del genere ci avrei impiegato 30 minuti di energici e stancanti sbracciamenti!!!
Messa a lievitare quella, mi metto a leggere le istruzioni...
Programma per pane così, programma per pane colà... questi non m'interessano, io il mio pane lo cuocio in forno tradizionale, viene più buono!!!
programma impasto: già utilizzatoooo...
programma marmellate................. interessantissimo!!! Mi s'ingegna il cervellino!!! Quei 5-6 kiwi che mi son rimasti nel cesto della frutta, che sono belli maturi......... prendo i kiwi, li pulisco e taglio a pezzettoni, lo zucchero, la buccia del limone, la scorzetta d'arancia e via nella macchina del pane... In meno di un'ora mi è venuta una marmellata buonissima! Ovviamente l'ho messa in un barattolo che poi ho sterilizzato e la conserverò per fare torte o biscotti, o per la colazione...
Bellissima scoperta, la uso quasi tutti i giorni e mentre lei impasta io faccio altro in casa... Che sollievo!!!
Non ho ancora usato tutti i programmi che sono a disposizione, ma anche solo quei due che ho scoperto vanno benissimo, un grande aiuto in un discreto spazio... :-D


giovedì 10 gennaio 2013

PIZZA CON LIEVITO MADRE

Ecco quì un nuovo post.
La ricetta ce l'ho da anni e anni, ma da quando ho lievito madre ho ovviamente cominciato a fare con quella!!
Dunque.................
500 gr farina (50% manitoba, 50% 0)
250 gr pasta madre rinfrescata da almeno 2 ore (in alternativa 1 cubetto di lievito di birra)
1 cucchiaio raso da thè di sale
1 chccuhiaio raso da thè di zucchero
1/3 di bicchiere di olio
1/2 bicchiere di latte


Il procedimento è facilissimo: Prima di tutto sciogli la pasta madre nei liquidi insieme allo zucchero. (oppure il lievito di birra), aggiungi le farine e il sale e fai un bell'impasto omogeneo.
Le strade della lievitazione adesso si dividono, perchè ci si può muovere su più fronti in base al tipo di lievito e al tipo di pizza che si vuole ottenere:...............
Se vuoi una pizza alta ed hai usato lievito madre, fai lievitare in forno con luce accesa e coperto da pellicola trasparente (dentro una ciotola) per almeno 5-6 ore. Trascorso questo lasso di tempo prendi l'impasto senza sgonfiarlo e stendilo su una pirofila precedentemente unta con dell'olio e lascia riposare ancora in forno con luce accesa per 2 ore. Dopodichè estrai la pirofila, porta a temperatura il forno (200°C) e mettici il pomodoro che avrai già fatto macerare per qualche ora con olio, un pizzico di sale, un pizzico di zucchero e basilico. Inforna nel piano più basso del forno e dopo 15 min. di cottura tira fuori e aggiungi mozzarella e gli altri ingrdienti. Inserisci di nuovo e fai cuocere ancora per 15 minuti ca.
Se vuoi una pizza alta e hai usato lievito di birra, una volta preparato l'impasto stendilo direttamente nella teglia ben unta di olio e metti in forno spento a lievitare per almeno 2 ore. Poi usa lo stesso procedimento sopra indicato per la farcitura e la cottura.
Se vuoi una pizza bassa e hai usato pasta madre, o se ne vuoi una per ogni commensale (4 da 250/260 gr cad. per queste dosi), appena fatto l'impasto dividilo in 4 parti che farai lievitareogni pizza sul tuo piano di cottura (io ho delle teglie rotonde proprio per la pizza che s'impilano nel forno), farcisci con il pomodoro come sescritto sopra e inforna sempre a 200°C ma per un tempo inferiore, 10 min. Poi farcisci e lascia cuocere ancora 10 minuti.
Se vuoi una pizza bassa ed hai usato lievito di birra,  una volta pronto l'impasto dividilo in 4 parti uguali e fai lievitare semparatamente per un paio d'ore. Trascorso questo tempo fai la pizza comedescritto sopra: prima il pomodoro, poi la farcitura... Sempre a 200°C.

I tempi e le modalità di cottura variano di forno in forno. Il consiglio che posso darti è che una volta inserita la farcitura e trascorso il tempo indicato (sempre che niente stia bruciando!!!) puoi vedere se la pasta è cotta alzandola con una spatola e guardando sotto se ci sono venature più scure, il classico segno della cottura... :-)

In tutti questi casi si ottiene un'ottima pizza. Il lievito di birra ha lievitazioni più veloci, ma assicuro che il lievito madre (sebbene occorra preparare la pasta al mattino per la sera) dà un risultato dal gusto più delicato, e rende l'impasto molto più digeribile.

A presto foto!!! :-D
 
Aggiornamento del 22-02-2013... LA MIA NUOVA PIZZA


venerdì 4 gennaio 2013

LA PENTOLA A PRESSIONE





La pentola a pressione... Che dire? Sono sempre stata dalla parte di quelli che la pentola a pressione la vedono come una macchina assassina pronta a scoppiarti in faccia.
Quella pentolaccia tutta strana mi ha sempre fatto paura e al sol pensiero di usarne una mi venivano i brividi!
Mio marito invece no, l'ha sempre decantata come una pentola miracolosa, pronta a cuocere di tutto in pochissimo tempo mantenendo inalterati i sapori del cibo.
Quando ci siam sposati ha cominciato (inutilmente!!!) a far pressione per farmi acconsentire di chiedere a mio suocero di portarmene una a casa, visto che lui ne ha due, ma io ho sempre desistito.
Un giorno però, circa sei mesi fà, arriva mia mamma a casa mia e cosa mi porta? Quell'arnese!
"Era della nonna, lei la usava spesso quando c'era ancora il nonno e adesso non la usa più. Pensa che questa l'aveva coprata da poco...L'ha data a me, ma io non la uso... La dò a te!"
In effetti era nuova, ma io cosa ci faccio???? Ok, grazie mamma, sei gentile ad avermi pensata, ma io non la uso... Però, al sol pensiero che era della mia nonna l'ho accettata, ma riposta in fondo al mobiletto ad angolo della cucina. Solo io sapevo che c'era, nessuno lì l'avrebbe mai trovata !!! Hihihhii
Poi in questi giorni arriva mio suocero a trovarci e parlado del più e del meno di cucina, salta fuori il discorso "pentola a pressione".
Ok Suocero, io ne ho una e mi fà paura, non sò nemmeno come si usa...
Dopo aver cercato di tranquillizzare una che se non vede non crede, mi dice: "ti faccio vedere come si fà!"
Non avendo nulla da cuocere al momento, dopo una breve sciacquatina la riempio di acqua appena sotto il segno limite, m'insegna a chiuderla (che pazienza!!!) e accendiamo il gas...
Non mi son mossa dai fornelli nemmeno per un'istante! Alle tante ha cominciato a fischiare e io, presa dal panico che gli dicevo: spengo?
E lui ridendo che mi spiegava che da quel momento avrei dovuto contare il tempo di cottura dimezzato degli alimenti che avrei inserito, mi spiegava tutto e molto bene... Ma io: spengo adesso????
Alla fine son riuscita a spegnere il fuoco, mi ha spiegato lo sfiato, mi ha insegnato a far sfiatare più velocemente e ad aprire il coperchio senza pericolo.
Mi ha spiegato la manutenzione e la pulizia...
Finita lì, la lavo e la rimetto al suo posto in fondo al mobiletto!!!
Io che però sono un mulo, prima di usarla da sola avevo bisogno di qualche giorno per assorbire la lezione, pensarci e tranquillizzarmi...
Ebbene oggi, per la prima volta in vita mia, ho fatto il ragù alla bolognese con la pentola a pressione!
Dapprima ho fatto rosolare sedano, carote e cipolla con un filo d'olio, poi ho messo la carne macinata. Rosolata anch'essa, ho inserito il vino e fatto sfumare, poi ho aggiunto il dado (autoprodotto), un pò di spezie, un pò di concentrato di pomodoro e la passata di pomodoro. Aggiungo un pò di acqua e dopo aver chiuso il coperchio e aspettato il fischio, ho abbassato la fiamma e fatto cuocere per 45 min. ca.
Di solito ci mettevo due ore e mezza... ciao che dimezzato!!!
E' andato tutto bene, le mie paure e i miei dubbi son svaniti e da oggi, 4 gennaio 2013 uso anch'io volentieri la pentola a pressione... :-)

Grazie Giudo!